Chi sono

Sono Massimo Berloni e mi candido a sindaco per Fossombrone.

Sono un uomo mai troppo adulto a cui piace molto la convivialità, lo stare insieme. Sono un buon osservatore di tutto quello che mi circonda e di quello che  mi succede e spesso le mie idee più folgoranti mi vengono in mente mentre cammino all’aria aperta. Ho avuto la fortuna di avere un fratello che è stato una guida importante, un punto di riferimento che mi ha fatto capire cosa dovevo e cosa non dovevo fare e poi mia moglie, una donna determinante nella mia vita privata e professionale.

Una delle mie passioni è la terra, perché nella terra ci sono nato.Mio padre da bambino mi ci portava, ci trascorrevo intere giornate al suo fianco. Quell’ odore così inconfondibile ha contaminato la mia crescita ed ancora oggi mi accompagna perché l’odore della terra non si confonde con nient’altro. E poi c’erano i trattori, le trebbie, la mia passione per i motori è partita da lì ed oggi è sconfinata nelle macchine e negli aerei ma le radici sono nei campi.

Ho deciso di candidarmi perchè Fossombrone è la città dove abito, nonostante alcuni progetti mi abbiano portato a volte lontano da qui, ma dove la mia famiglia, le mie figlie, hanno scelto di vivere. La scelta di candidarmi è anche per loro, per tutti i giovani, per tutte le persone che guardano al futuro, uno sguardo che deve essere di fiducia. Questa terra mi ha dato tanto, e oggi voglio restituire quello che ho ricevuto, l’entusiasmo dei successi ma anche l’esperienza delle cadute. Un imprenditore che ha avuto deve anche dare, ed il mio dare è per Fossombrone.  

Credo molto nella squadra e sono convinto che nel lavoro, nella vita, così come nella politica, la differenza la fanno le persone e quanto quelle persone si impegnano per raggiungere un determinato obiettivo. Noi vogliamo il bene di Fossombrone, una realtà di poco meno di 10.000 abitanti che si trova tra Fano e Urbino, e vogliamo fare in modo che non si trovi più “tra” ma al centro, al centro di questo territorio. Dobbiamo fare in modo che la gente non passi ma si fermi e per fare questo non servono strategie politiche ma persone capaci, a prescindere dalla loro appartenenza.